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  • Immagine del redattoreGiuseppe Carta

Natura e Artificio. Le sculture di Giuseppe Carta all'Orto Botanico dell'Università di Cagliari.

Aggiornamento: 15 mag 2021

Inaugurata il 6 marzo l’esposizione “Natura e Artificio. Giuseppe Carta all’Orto Botanico di Cagliari” allestita negli spazi del polmone verde dell’Università del capoluogo sardo.



Le sculture dell’artista di Banari, pittore e scultore riconosciuto a livello internazionale, dalle forme levigate e dall’accentuato realismo, incontrano nell’artificio della creazione la poetica centenaria dei luoghi dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari che partecipa ed è coinvolto nella trascinante germinazione messa in atto da Carta. Attraverso le opere sapientemente inserite nei viali e nei diversi settori, lo spazio naturale dell’Orto si trasforma, germoglia di nuovi simboli fruttiferi e vitali che si diramano animando i verdi prati di vibranti e colorate presenze, suggerendo connessioni inattese.


L’installazione diffusa nell’Orto di sculture raffiguranti melagrane, ciliegie, olive, limoni, pere, ghiande e mele ma anche i suoi famosi peperoncini, raccorda nel suo insieme la ricchezza e la preziosità dei frutti e della terra che li ha generati.



Allo stesso tempo, per la prima volta viene suggerito, quasi sussurrato, lo stretto connubio tra la natura, l’arte e la scienza, date le numerose pubblicazioni firmate dai ricercatori dell’Università del capoluogo sardo sui frutti oggetto della creazione poliedrica e multimaterica dell’artista. L’Orto – giova ricordarlo – è quotidiano terreno di studio e di riflessione da parte di docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Cagliari ed è da sempre luogo di relazioni per i cagliaritani e i sardi.


Tutto lo spazio è stato dunque coinvolto in un insieme fortemente empatico dove ogni elemento, naturale e proprio dell’Orto o ricreato da Carta con la scultura, mantiene la propria autonoma espressione. È senza alcun dubbio la cultura e la vitalità mediterranea ad essere inscenata in questo contesto espositivo che riconosce nell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari il luogo ideale per invitare chi abita quei luoghi, o li fruisce, ad essere complice della storia, nel passato e nel presente.


L’esposizione rappresenta l’habitat ideale anche per mostrare a studenti e studentesse universitari quel sottile filo che – nell’opera di Carta - così bene lega l’arte alla natura, e da esse può arrivare alla ricerca scientifica, intesa come la più accurata delle rappresentazioni del reale. Le opere d’arte di Giuseppe Carta, ritrovano come d’incanto l'ispirazione alla forza e alla bellezza di madre natura, che restituisce l’omaggio con le tante specie arboree e arbustive in un momento di particolare splendore e vitalità.


“Tutti insieme questi frutti si offrono a noi nell'Orto Botanico di Cagliari come apparizione meravigliosa, spettacolo, coinvolgimento emotivo – ha scritto la direttrice del Polo Museale della Puglia dell'Abruzzo, Mariastella Margozzi, funzionario storica dell'arte del Mibact - Dal prodotto della natura più semplice, che l'uomo ha saputo addomesticare all'interno di una piccola area di sussistenza, nel rispetto dei cicli delle stagioni e per assicurarsi gli elementi vegetali della propria evoluta alimentazione, Carta trae un insegnamento esemplare, quello della riconoscenza ai simboli della semplicità del generarsi e del crescere. E lo fa con la sua arte perfetta”.



In ultimo, ma non per ultimo, l’esposizione di Giuseppe Carta all’Orto Botanico dell’Università di Cagliari vuole essere anche un fortissimo richiamo alla speranza, in quel ritorno alla normalità che – negli spazi verdi di viale Sant’Ignazio – appare come già misteriosamente possibile. All’aperto, tra l’arte e la natura, seminiamo il futuro.

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